venerdì 26 settembre 2014
Montecarlo, 26 settembre 2014 – “Costruire in acciaio è indubbiamente più facile che lavorare il legno. Difficile, però, è costruire bene.” Basterebbe parafrasare questa frase di Carlo Riva, scritta a fine anni ’60, sostituendo acciaio a vetroresina, per riassumere quella spinta inesauribile che da sempre guida il marchio icona della nautica mondiale. Una spinta che, guardando costantemente al futuro e all’innovazione, ambisce alla perfezione.
Perché questo è il DNA Riva. Nel passato così come nel presente. Oggi che il brand sceglie una delle sue sponde più care, Montecarlo, e la suggestiva Aquarama Lounge sulla terrazza dello Yacht Club de Monaco, per raccontare che è pronto a sedurre il mondo ancora una volta, debuttando in un mercato che il suo blasone gli impone. Che da sempre gli appartiene.
Riva annuncia la nascita della nuova linea full custom in acciaio, che a partire dal primo progetto da 50 metri di lunghezza, al quale seguirà un secondo yacht da 68 metri, è destinato a svilupparsi nei prossimi anni arrivando a presentare in futuro una gamma che si estenderà fino a 100 metri. Il progetto dell’Ingegner Carlo Riva, che fra i decenni ’60 e ’70 con la sua Yacht Division aveva iniziato a “pensare in grande” prima collaborando coi cantieri del Nord Europa realizzando i celebri M/Y della serie Caravelle ed Atlantic, quindi stabilendo una storica partnership con CRN che portò fra 1970 e ’78 alla costruzione di sei motoryacht di oltre 20 metri della serie Marco Polo e due Vespucci di 90 e 100 piedi, oggi diventa realtà. E a raccoglierne l’ideale testimone è la “sua” stessa Riva, oggi parte della famiglia Ferretti Group.
Emozionato si dichiara l’Avvocato Alberto Galassi, Amministratore Delegato Ferretti Group, presentando questa nuova avventura: “Poco più di tre mesi fa, sempre a Montecarlo, abbiamo celebrato il debutto di 122’ Mythos, ammiraglia del brand e primo Riva interamente in lega leggera. Oggi è un’altra straordinaria giornata. Perché l’idea di Carlo Riva di realizzare imbarcazioni di grandi dimensioni diventa realtà. Riva è pronto ad affrontare da protagonista questo mercato. Grazie al supporto dei nostri azionisti, veri innamorati del brand, e grazie allo sforzo dei numerosi team coinvolti in questo progetto, saremo in grado di offrire agli armatori maestose opere d’arte sul mare dall’inconfondibile ‘segno’ Riva. D’ora in poi non solo vedendo un Iseo, un 86’ Domino o il 122’ Mythos, ma anche i futuri yacht, ognuno saprà dal primo sguardo di stare ammirando un Riva.”
La nuova linea Riva, caratterizzata da imbarcazioni dallo scafo dislocante e interamente personalizzabili dall’armatore nell’allestimento e nel decoro degli interni, si discosteranno dalle linee classiche che contraddistinguono queste imbarcazioni per presentarsi estremamente innovativi per spirito e stile. Filanti, tesi e dinamiche nelle forme, così come estremamente puliti nel disegno, saranno veri e propri pezzi unici dal deciso DNA Riva. Ad ogni armatore sarà regalata un’esperienza straordinaria: affiancato da Officina Italiana Design - lo studio che disegna l’intera gamma del brand - dagli ingegneri, architetti e designer di Ferretti Group, oltre che da propri consulenti, egli vivrà giorno dopo giorno un favoloso percorso, al termine del quale saprà di possedere qualcosa in più rispetto ad ogni altro armatore nel mondo: il “proprio” mega yacht Riva. Un’opera unica, firmata dal marchio icona della nautica.
È entusiasta Mauro Micheli, il designer fondatore insieme a Sergio Beretta di Officina Italiana Design: “Sono elettrizzato da questa sfida e non vedo l’ora di gettarmi a capofitto nella progettazione di questa nuova linea. Riva - continua Micheli - è forse l’unico marchio nautico che ha saputo creare nella sua storia icone riconoscibili ovunque. E questo perché ha sempre voluto innovare e puntare al massimo. Aquarama, per limitarsi all’esempio più celebre, ha saputo essere innovativa proprio per la ricerca della qualità assoluta da parte di chi l’ha creata. Questa spinta della perfezione è uno stimolo inesauribile anche per noi che abbiamo raccolto il testimone della tradizione Riva. Per questo fremo all’idea d’iniziare. Riva è pronto a marchiare col suo stile anche questi futuri ‘giganti’ del mare.”
Il primo 50 metri Riva sarà prodotto negli stabilimenti del Gruppo di Ancona, specializzati nella costruzione d’imbarcazioni in acciaio, alluminio e composito dai 45 ai 90 metri di lunghezza e che dopo la realizzazione dell’attuale ammiraglia del brand, 122’ Mythos, vedranno nascere la nuova imbarcazione.
“Vorrei provare a navigare con lei.…” è l’auspicio espresso dallo stesso Ingegner Carlo Riva, lo stesso di tutto il mondo della nautica. Pronto ad accogliere il nuovo gioiello Riva.
M/Y RIVA 50 METRI
Il nuovo mega yacht, quasi 50 metri di lunghezza massima per 9 metri di baglio massimo, sarà un dislocante a 4 ponti in grado di ospitare fino a un massimo di 12 persone, a cui si aggiungono altri 9 posti letto per l’equipaggio. L’imbarcazione, salvaguardando quello stile unico che caratterizza tutti i modelli Riva, saprà offrire spazi enormi ed adeguati ad un mega yacht pensato per lunghe e piacevoli crociere.
Amplissimi e svariati gli ambienti dedicati allo svago e al riposo, per godere in totale confort dell’imbarcazione, sia durante il giorno sia nelle ore notturne. Se l’ampia dinette esterna di prua regalerà privacy assoluta agli ospiti, e precederà un garage dove troverà posto il secondo tender e l’area tecnica con due jet ski, l’area poppiera di ogni ponte verrà allestita con vaste zone dove rilassarsi o pranzare all’aperto. Il pozzetto del ponte principale sarà caratterizzato da una zona lounge con divani fissi a fronteggiarsi fra loro. Il ponte superiore potrà essere allestito da un grande tavolo da pranzo, mentre il ponte sole sarà arredabile con sedute freestanding, oltre a prevedere l’installazione a prua di una vasca Jacuzzi circondata da prendisole.
Favolosa l’area poppiera del ponte inferiore, un vero e proprio beach club con cocktail bar e salotto interno, e che potrà estendersi all’esterno sia verso poppa, grazie al portellone abbattibile che si trasformerà in spiaggetta sia a dritta, grazie ad un secondo portellone opzionale, che creerà una vera e propria terrazza a pelo d’acqua. L’innovativo garage allagabile - in grado di ospitare un tender fino a quasi 6 metri di lunghezza - si aprirà invece sulla murata di sinistra assicurando un comodo varo ed alaggio.
Interamente personalizzabile, l’allestimento e il decoro degli interni potrà essere organizzato sulla base dei gusti dell’armatore. Il cantiere proporrà alcuni varianti di layout per il ponte principale e per l’upper deck, che potranno essere destinate esclusivamente al living, oppure vedere l’alternanza di zone lounge con sale per il pranzo e la cena finemente arredate. Grande protagonista del ponte principale la suite armatoriale, a cui verrà dedicata tutta la zona a prua ed organizzata in quattro ambienti distinti: salotto privato, ampio guardaroba calpestabile, camera matrimoniale e, ad estrema prua, un bagno che stupisce per le sue dimensioni, con doppi servizi e duplice lavabo, Entrambe le murate della suite potranno essere abbattibili su richiesta, per creare esclusive terrazze private sul mare.
Gli spazi destinati agli ospiti, sottocoperta, prevedono invece quattro cabine vip, tutte di simile allestimento e dimensioni, con letto matrimoniale, zona vanity-scrittoio e grande bagno privato. Su richiesta, le cabine potranno essere sostituite da altri ambienti destinati al relax dell’armatore e dei suoi ospiti, come ad esempio una palestra o una spa. Oppure da una seconda master cabin.
Estremamente curati anche gli ambienti di servizio destinati all’equipaggio. La cucina sul ponte di coperta, la plancia di comando sul ponte superiore e le cabine marinai su quello inferiore saranno tutte in connessione fra loro, rendendo i flussi di bordo fra ospiti ed equipaggio completamente separati. E se l’armatore potrà godere di spazi quasi regali, anche il confort per il comandante è curato in maniera particolare. A lui, infatti, verrà destinata una cabina con bagno privato, a dritta sul ponte superiore; questa sarà parte di una più ampia zona del ponte interamente dedicata alle operazioni tecniche e razionalmente posizionata alle spalle della sala di comando. Le cabine equipaggio, sul ponte inferiore, potranno ospitare altre otto persone di staff, grazie a una cabina con bagno privato per le hostess e ad altre due cabine doppie, con letti a castello, per i marinai. Completano l’allestimento, un’ampia sala dinette con cucina.
Il nuovo Riva 50 metri installerà MTU Iron Man 8v 4000 M63 (dati preliminari). Due pinne stabilizzatrici zero speed saranno installate come dotazione standard per offrire il massimo confort e stabilità anche fermi all’ancora.