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                     convergenza di osservazioni di una studiosa ita-  che avrebbe poi dato il tono complessivo a tutta   gli 80 piedi, cui si aggiunge il cupolino fronta-
                     liana dello Studio Arts Centers International di   l’opera. Una tecnica che conferma la grande lu-  le e laterale in corrispondenza della plancia di
                     Firenze, Roberta Lapucci, e di uno dei maggiori   cidità o chiarezza di idee con cui si approcciava   comando. Una importante innovazione riguar-
                     artisti del nostro tempo, David Hockney, portò   ai suoi lavori, del tutto omogenea alla dinamica   da l’area di poppa, che offre gli agi di un vero
                     ad avere la certezza che Caravaggio usasse il suo   interna dei quadri: si tratta sempre di soggetti   beach club grazie al nuovo sistema di apertura
                     studio come una camera oscura: l’immagine del-  che emergono da un’ombra; persone che, come   del portellone. Sopra la grande spiaggetta - dove
                     la figura da ritrarre, illuminata dall’alto, passava   Caravaggio stesso, devono uscire dalle tenebre.   su richiesta può alloggiare il tender - scendono
                     per un foro e attraverso una lente e uno spec-  Allo stesso modo le immagini sulla tela ogni vol-  insieme, o separatamente, due sezioni nella cui
                     chio veniva proiettata sulla tela. Nell’oscurità   ta fuoriescono da quella coltre quasi sempre scu-  parte interna sono inseriti due grandi sun pad;
                     quasi totale, in questo lasso di tempo il pittore   ra della preparazione (oscurità sempre diversa)   una volta completata la movimentazione, questi
                     abbozzava l’immagine proiettata sulla tela con   stesa sulla tela. È così che si produce il miracolo   trasformano  la  zona  in  un’area  conviviale  a  ri-
                     una mistura di diverse sostanze visibili anche al   di Caravaggio. Un insieme di tecniche che com-  dosso del mare. La zona esterna di prua è una
                     buio. Sulle tele Lapucci aveva trovato residui di   prendevano anche sofisticate soluzioni ottiche,   lounge privata dalle dimensioni considerevoli,
                     polvere di mercurio ottenuta da lucciole schiac-  come l’uso di specchi convessi, che Caravaggio ci   paragonabile a quella di un maxi yacht. L’ampio
                     ciate e già usata per ottenere effetti speciali a te-  svela ad esempio in quel capolavoro che è Marta   flybridge installa un hard top con cristallo fisso
                     atro. Fu una scoperta che incuriosì il mondo, a   e Maria Maddalena arrivato a Milano dal museo   ed è arredato con mobili freestanding a poppa e
                     cui la Bbc dedicò un documentario di successo.   di Detroit. Un quadro pensato con chiarezza sin   al centro, mentre a prua la stazione di comando
                     Mentre David Hockney ne ricavò un libro, che è   dal suo concepimento: la preparazione verdastra   è completata, a dritta, da un tavolino e due di-
                     anche un manuale affascinante, quasi imprescin-  sulla sinistra si incendia di un rosso cupo sulla   vanetti contrapposti, trasformabili in prendisole.
                     dibile per chiunque oggi dipinga. Ma su Cara-  destra dove Caravaggio sapeva di voler mettere   Tutti gli arredi esterni sono stati sviluppati in col-
                     vaggio la curiosità non è mai sazia... Per esempio   la figura di Maria Maddalena, la «sua» santa, pec-  laborazione con l’azienda italiana Roda. Oltre
                     ci si può chiedere come riuscisse a dipingere le   catrice pentita, a cui si era infiammato il cuore   la porta vetrata del pozzetto si accede al salone
                     sue scene immerse nei violenti chiaroscuri. È   incontrando Cristo...           del ponte principale, allestito su un unico livello
                     una domanda a cui le nuove esplorazioni fat-                                    pavimentato con un pregiato parquet Mardegan
                     te prima in occasione della mostra romana del                                   in rovere spazzolato. Oltre il living vi è la zona
                     quarto centenario della morte nel 2010 e poi                                    pranzo con grande tavolo e sedie modello Dea
                     per quella a Milano (che non a caso è stata in-                                 by Potocco, per 8 commensali. La plancia leg-
                     titolata Dentro Caravaggio) aiutano a dare una                                  germente rialzata è uno spazio tecnico con una
                     possibile risposta. Per capire dobbiamo lavorare                                timoneria di nuova generazione, la stessa che è
                     un po’ di immaginazione. Lo studio di Caravag-                                  presente su Ferretti Yachts 920. Una volta sotto-
                     gio certamente non era un luogo con finestre:                                   coperta, il corridoio regola i flussi delle 4 cabine
                     se ce n’erano, venivano accuratamente oscu-                                     ospiti, ognuna con bagno en-suite. L’Armatoria-
                     rate. Le pareti, come testimonia Giovan Pietro                                  le è a tutto baglio, magnificamente illuminata
                     Bellori nelle sue Vite scritte poco dopo la morte                               dalla duplice finestratura con oblò integrati a
                     dell’artista, erano «colorite di negro». Cioè di-                               filo, oscurabili grazie ai preziosi tendaggi Zim-
                     pinte tutte di nero. E allora da dove prendeva                                  mer – Rohde. La prima unità di Ferretti Yachts
                     la luce? Ce lo rivela una di quelle testimonianze                               780 è stata equipaggiata con la motorizzazione
                     frequenti nella tempestosa vita del Caravaggio:                                 opzionale che prevede una coppia di propulsori
                     una querela presentata da Prudenzia Bruni,                             pag. 18  MAN  dalla  potenza  di  1550  mhp,  che  permet-
                     proprietaria della casa in cui lavorava, in cui si   } Qualcuno è perfetto      tono un’andatura di crociera di 27 nodi e una
                     dice che l’artista aveva rimosso parte del soffitto                             velocità di punta di 31 (dati preliminari). Per
                     per esigenze di lavoro. Voleva infatti che la fonte   Il nuovo FerrettI Yachts 780 è un   garantire il massimo del comfort anche durante
                     luminosa arrivasse dall’alto. Ma una volta otte-  FlYbrIdge da sogno, erede naturale   la sosta in rada, questo nuovo 78 piedi installa
                     nuta  la  fonte  per  illuminare  i  soggetti  in  posa   del 75 pIedI e anello dI congIunzIone   anche uno stabilizzatore Seakeeper.
                     con un fascio di luce molto stretto e radente,   tra la Flotta sotto I 70 pIedI e I modellI
                     restava aperto un problema non da poco: come   dI maggIor pIedaggIo
                     avere luce sulla tela sulla quale doveva dipinge-  Evolversi in modo intelligente, negli umani, si-
                     re? Claudio Falcucci, in occasione della mostra   gnifica conservare il meglio di chi ci ha prece-
                     milanese, ha avanzato un’ipotesi che dice anche   duto integrandolo con le innovazioni più pro-
                     della difficoltà di condizioni in cui Caravaggio   mettenti che la contemporaneità ci propone. Il
                     si trovava a lavorare: doveva portare la tela a ri-  concetto, applicato alle barche, non ha bisogno
                     dosso del soggetto per «rubare» un po’ di luce e   di tante parole, ma di una prova mare. Basta
                     non potendo avere un buon punto di vista, per-  quella, infatti, per capire che il nuovo Ferretti
                     ché troppo «schiacciato», si avvaleva di uno spec-  Yachts 780 eredita le caratteristiche vincen-
                     chio, che aumentava i contrasti. Doveva dunque   ti dei modelli lanciati in questi ultimi tre anni
                     lavorare sotto lo stesso cono di luce in cui aveva   (550, 700, 450 e 850), alle quali si aggiungono
                     sistemato i suoi modelli, praticamente al loro   importanti novità, a conferma di una propen-
                     fianco. Questo spiega perché sulle tele di Cara-  sione allo sviluppo di soluzioni all’avanguardia
                     vaggio si trovino così spesso delle incisioni fatte   che è da sempre patrimonio del marchio. Frutto
                     sulla tela, una volta che era stato steso lo strato   della collaborazione fra Comitato Strategico di          pag. 22
                     della preparazione: così l’artista memorizzava le   Prodotto, Direzione Engineering Ferretti Group   } 120 emozioni al minuto
                     posizioni dei dettagli chiave della posa. La pre-  e lo Studio Zuccon International Project, que-
                     parazione è un altro dei segreti della tecnica di   sto fantastico flybridge soddisfa ogni desiderio   varo tecnIco per custom lIne 120’,
                     Caravaggio cui le ricerche recenti hanno portato   dell’armatore in termini di comfort, stile, navi-  destInato a un armatore amerIcano e
                     luce. È un passaggio che lui segue con cura meti-  gabilità e sicurezza. L’evoluzione intelligente è   FIrmato Francesco paszkowskI desIgn.
                     colosa, perché il tono di fondo dell’imprimitura   evidente nel design aerodinamico, che si espri-  premIere mondIale neglI statI unItI neI
                     veniva poi da lui spesso usato come colore base   me in linee filanti e forme nette, accentuate dal-  prImI mesI del 2018
                     del quadro che aveva in testa di dipingere. È una   la scelta di ridimensionare l’altezza dell’opera   Per  gli  antichi  romani,  l’espressione  “scrivere
                     tecnica che poi è stata ribattezzata «a risparmio».   morta dello scafo a tutto vantaggio della sporti-  sull’acqua” equivaleva a perdere ogni traccia e
                     Caravaggio ricorre a un uso accuratissimo del-  vità dello yacht. Il disegno dello scafo, in parti-  memoria di qualcosa. Chissà se avrebbero cam-
                     la preparazione, che prevedeva un’attenzione   colare, riprende lo stilema a tre finestrature in   biato idea assistendo al varo tecnico del bellissi-
                     paradossalmente maggiore anche rispetto alle   corrispondenza delle cabine ospiti, già adottato   mo Custom Line 120’, che ha scritto un indele-
                     stesure pittoriche. A volte le stesure erano più   per Ferretti Yachts 450 e 550. Nella sovrastruttu-  bile capitolo nella storia inimitabile del brand.
                     di una, per arrivare a intercettare il tono voluto,   ra ritroviamo invece il design dei flybridge sopra   Il primogenito della nuova serie planante è sce-













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