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                  cerca del bello e del meglio”. La frase di Carlo   e, ultimo ma non meno importante, Pablo Jau-  gicamente dentro) e nel canovaccio delle ricet-
                  Riva è stata stampata in calce al piano di costru-  retche, che ha giocato per il team Riva. Migliaia   te, di cui sa indagare il gusto mediterraneo con
                  zione dell’Aquarama riprodotto su pergamena   gli ospiti accolti nel corso dei quattro giorni del   una profondità spiazzante, sfruttando tecniche
                  e impreziosito da una cornice in mogano filet-  torneo, affascinati dagli incontri, dai festeggia-  «paramolecolari» di proprio conio, che virano
                  tato. Il quadro, molto apprezzato sia per l’ico-  menti e dalla parata dei giocatori tenutasi vener-  senza forzature verso esiti fantastici. L’appeal è
                  nografia che per il toccante messaggio, è stato   dì tra le vie di Gstaad. Il sostegno degli ospiti VIP   immediato, grazie alla riconoscibilità e a pre-
                  donato dalla famiglia Riva a tutti gli armatori   di Poroli ha fatto la differenza: seppur alla sua   sentazioni giocose al limite della regressione,
                  presenti nella splendida e panoramica Aquara-  prima partecipazione, infatti, il team Riva è ar-  da toccare, mordere, succhiare; tutto il resto
                  ma lounge allo Yacht  Club de Monaco. Felici   rivato in finale. Di fronte a un pubblico di 4.000   una scala che si può scendere e salire a piaci-
                  della splendida giornata anche Lia e Maria Pia   persone, la sconfitta è arrivata solo negli ultimi   mento. Anche il risotto allo zafferano, oggetto
                  Riva: “Siamo certe che nostro padre avrà sorri-  minuti, ad opera del team Banque Eric Sturdza,   di una metempsicosi ventennale, nasconde il
                  so divertito dall’alto, quando ha visto fluttuare   che ha chiuso i giochi aggiudicandosi un 8 a 5.   suo spessore di fede, anagogico per così dire.
                  nell’aria di Monte Carlo, Paese a cui era molto   Ma la rivincita è già in programma per il 2018!  «Perché la simbologia ha sempre fatto parte
                  legato, tutti quei palloncini turchesi. Divertito                                del cibo, anche se ultimamente lo abbiamo
                  ma anche commosso di quel “Grazie Carlo”                                         dimenticato», commenta Alajmo. «Già la me-
                  scritto a caratteri cubitali sulla piattaforma gal-                              tamorfosi  del  riso  in  cottura,  con  un  assorbi-
                  leggiante allestita di fronte allo Yacht Club de                                 mento dei liquidi pari a tre volte il suo peso,
                  Monaco. Siamo anche convinte che in cuor suo                                     è affascinante. Ed è incredibile come a prima-
                  abbia risposto, come del resto faceva: “Grazie a                                 vera, a metodiche e partita invariate, il chicco
                  voi, cari armatori Riva, delle cure e attenzioni                                 reagisca diversamente. Forse perché la matrice
                  per le mie signore del mare”.                                                    del  germe  lo  tiene  vivo:  ogni  ingrediente  ha
                                                                                                   una sua anima, che pulsa al ritmo dei cicli na-
                                                                                                   turali». Le variazioni sono avvenute a ogni cam-
                                                                                                   bio di carta, con diverse ricette miliari. «Il risot-
                                                                                                   to allo zafferano con polvere di liquirizia, per
                                                                                                   esempio, è nato come staffetta del gusto: un in-
                                                                                                   grediente entra amaro ed esce dolce, l’altro si
                                                                                                   manifesta in senso inverso, cosicché si produce
                                                                                         pag. 76   un allungamento sensoriale. E poi sono le parti
                                                           } un atto di fede                       estreme della pianta, il pistillo e la radice: un
                                                                                                   concetto di luce, forza, solarità, energia. Lo ab-
                                                           il RiSotto Allo zAffeRAno               biamo rivisto inserendo in un secondo tempo
                                                           dell’itAliAno mASSimiliAno AlAjmo,      incenso e ginepro, che trasformano la staffetta
                                                           lo chef tRe Stelle mchelin Più          in una piccola maratona. Quasi una richiesta di
                                                           GiovAne di SemPRe è oGGetto dA 20       rallentamento, cosicché è possibile concentrar-
                                                           Anni di continue ReinteRPRetAzioni,     si sulle sensazioni e lasciarle penetrare senza
                                                 pag. 74   con vARiAzioni Avvenute A oGni          fatica in profondità». La versione attuale con
                                                           cAmBio di cARtA.  lA veRSione AttuAle,   sorbetto di barbabietola e gremolada di anguil-
                  } Polo tra le Alpi con Riva              che PRotAGoniSt hA SmontAto, è          la è un sole freddo, alla vista e al palato. Ben
                                                           SeRvitA con SoRBetto di BARBABietolA
                                                                                                   più di uno chaud-froid. «Tendenzialmente la
                  PoRoli SPeciAl BoAtS hA celeBRAto        e GRemolAdA                             nostra cucina ha gusti mediterranei, ma ag-
                  lA quARAntennAle PARtneRShiP             Per una volta si può iniziare dalla fine, cioè da   giungere calore al calore non sarebbe piacevo-
                  con RivA PARteciPAndo PeR lA PRimA       un dessert. E ancora oltre, da quel che resta di   le. Il freddo inoltre può aiutare a creare una
                  voltA All’huBlot Polo Gold cuP,          un pasto. Il piatto, bianco e rotondo, è vuoto   scaletta di ingresso dei profumi, alla maniera
                  uno dei toRnei Più AffAScinAnti Al       ma emana una fragranza inebriante, una no-  di un cocktail on the rocks, consentendo di
                  mondo, oRGAnizzAto nel cuoRe dellA       stalgia che sa di buono e di infanzia. Da dove   lavorare separatamente sul gusto e sull’olfatto,
                  SvizzeRA                                 proviene? Non è la prima volta che la cucina   che veicola emozioni. Come nella musica, il
                  La Hublot Gold Cup, giunta alla 22a edizione,   ricama sull’assenza, emulando la composizione   contrasto può creare uno stacco, evidenziando
                  è il più importante appuntamento sportivo del-  silenziosa di John Cage: 4’33’’ che scorre sen-  ancor di più la sensazione calda o il sapore con-
                  la stagione estiva elvetica. Sport, gastronomia e   za alcun suono. Ma in questo caso si tratta di   fortante». Anche lo zafferano, infatti, è un gu-
                  mondanità si incontrano in uno degli eventi più   giocare: sono i bambini i primi a capire che il   sto mediterraneo. In arrivo dall’Italia, in que-
                  originali e “di alto livello”, visto che si disputa a   piatto va rovesciato, per scoprire la foglia d’oro   sto caso evidenzia il suo finale fumé in sinergia
                  un’altitudine di 1000 metri. Nel 2017, dal 17 al   attraverso cui il cucchiaino affonda in una cre-  con gli altri ingredienti. L’anguilla affumicata
                  20 agosto, il torneo ha dato il benvenuto anco-  ma alla vaniglia e all’incenso. Si chiama Fede   per prima, in versione gremolada senza limone
                  ra una volta a quattro squadre per quattro gior-  ed è un piatto manifesto, rarissimo per uno dei   al prezzemolo, con un ricordo di cucina veneta
                  ni di sport, convivialità e festeggiamenti. Com-  cuochi più schivi d’Italia: significa andare ol-  oltre che di ossobuco, la cui masticazione tiene
                  plice anche un sole splendente, un gran nume-  tre i sensi sulla traccia dei sensi, alla scoperta   viva l’attenzione, creando una seconda man-
                  ro di spettatori si è radunato sui prati intorno   di qualcosa che infonde pace. Il sottopiatto, o   tecatura in bocca. E poi il sorbetto di barba-
                  all’aeroporto di Gstaad-Saanen, luogo prescel-  meglio il sottotesto di composizioni esuberanti   bietola cruda, chiamato a spegnere l’intensità
                  to per l’evento. Poroli Special Boats, dealer Ri-  e gioiose, apparentemente semplici e universa-  gustativa ardente, che presenta una fragranza
                  va esclusivo per Svizzera e Germania, ha preso   li, che insieme alla spiritualità celano un tasso   di rosa damascata, ma anche tracce di affumi-
                  parte all’Hublot Gold Cup come sponsor prin-  tecnico fra i più prodigiosi della cucina mon-  catura. Nell’ingranaggio, al tempo stesso gusta-
                  cipale di una delle quattro squadre. Accanto al-  diale. Massimiliano Alajmo ne è stato a lungo   tivo e simbolico, ticchettano citazioni e motivi
                  la private lounge, impreziosita da arredi firmati   enfant prodige, con le sue tre stelle più giova-  ricorrenti della cucina di Alajmo, come il bro-
                  Riva Brand Experience, che ha accolto i sosteni-  ni di sempre. Ma oggi somiglia piuttosto a un   do intenso di pollo e manzo, retaggio francese,
                  tori della squadra di polo sponsorizzata dal mar-  puer senex, capace di conciliare il gioco con la   e l’evocazione di sensazioni lattiche in absen-
                  chio del Gruppo Ferretti, è stato esposto un ma-  profondità, la spontaneità con la cultura sotto   tia, attraverso una mantecatura a base di Par-
                  gnifico Riva Iseo. Molti i nomi celebri tra i gio-  il segno della grazia, intersezione secondo von   migiano, acqua affumicata, olio e maionese di
                  catori, tra cui otto professionisti argentini con   Kleist dell’infinita conoscenza con l’ingenuità   fagioli di soia che sostituisce il burro senza il
                  handicap da 5 e 6 goal: Marcos Heguy, vincito-  dell’infanzia. In 25 anni scarsi di Calandre, con   suo effetto opacizzante. Partecipa a un’affasci-
                  re del Campionato argentino open di polo e au-  il fratello Raffaele ha messo a punto una cucina   nante riduzione degli ingredienti: altrove sono
                  tentica leggenda di questo sport; i fratelli Eduar-  che non somiglia a nessun’altra. Un tripudio di   la frutta secca o addirittura le lische di pesce
                  do e Francisco Menéndez, che si sono aggiudica-  italianità negli In.gredienti (titolo di un libro   a metamorfizzarsi nel latte e nei suoi derivati,
                  ti il torneo nel 2005; il brasiliano Olavo Novaez   capolavoro, che allude a quanto entra etimolo-  tana amniotica del gusto ancestrale.













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